venerdì 5 maggio 2017

Margherita e i medici

Margherita tiene un assortimento di biglietti promemoria, fra questi c’è il biglietto con gli appuntamenti per i controlli medici, lei ci tiene molto e per non dimenticare ripassa ogni giorno la lista: 

Lunedì 23 marzo, l’ortopedico (quello che ha l’infermiera bionda 'ngazzata) 
Mercoledì 1 aprile, dermatologo (quello che mi ha fatto venire i funghi alle dita dei piedi) 
Giovedì 28 aprile, Il cardiologo (quello che l’elettrocardiogramma me lo fa fare dall’infermiera che non sa mettere le ventose – lo stronzo che non si alza mai dalla sedia, resta muto, e, dopo che legge il referto, non mi dice mai come sto)
Lunedì 7 maggio, la diabetologa (quella che mi sgrida sempre e mi fa alzare la pressione ogni volta che ci vado) 

Celestina è particolarmente in ansia, per l’appuntamento con l’ortopedico. Ne farebbe a meno volentieri di accompagnare la suocera, si adopera dunque per convincere il marito a sostituirla. Le ricorda la figuraccia che sua madre le ha fatto fare l’ultima volta che ci sono state, quando Margherita, di punto in bianco, mentre il medico le prescriveva i soliti medicinali per i dolori ( che lei ormai considera degli inutili palliativi e che vorrebbe sostituiti con qualcosa di più efficace) si è rivolta a lui e pur sapendo che era sposato e aveva figli, gli ha chiesto se l’infermiera che gli sedeva accanto, fosse la sua fidanzata. A niente è servito il suo tentativo di zittirla e, in seguito al diniego del medico, senza farsi alcun problema, ha continuato ad annuire e a sorridere sorniona, tanto che il medico le aveva licenziate entrambe dall’ambulatorio, con fare scostante -Mi dispiace, Celestina, non posso avere altri permessi per la mamma, li ho esauriti tutti – esclamò Maurizio, apparentemente dispiaciuto, ma in cuor suo contento di poter evitare la spiacevole esperienza di trovarsi di fronte all’uomo che sua madre aveva in pratica accusato di adulterio. Celestina raccomandò alla suocera di essere discreta e di non aprire argomenti che si riferissero alla vita privata del medico, che non era il caso di fare considerazioni sulle infermiere, e cose di questo tipo, tanto che Margherita sentendosi mal trattata e considerando la nuora e il figlio delle persone insensibili, cominciò a piangere e a lamentarsi di non essere stimata e amata e invocando l’avvento benefico della morte che l’avrebbe liberata dalla cattiveria dei suoi ingrati parenti, a questo si aggiunse la telefonata alla sorella Maria, più anziana di lei di due anni e alle sue amiche Concetta e Claudia, la prima più giovane, ma ormai completamente dipendente dal suo fantasioso girello e l’altra, ancora autonoma, ma senza la patente, avendo ormai superato gli ottanta anni. La situazione rimase sospesa, durante la cena nessuno parlo di visite mediche e Margherita andò a letto rimuginando. Celestina e Margherita, dopo aver atteso più di un’ora al poliambulatorio, furono fatte entrare e mentre il medico controllava i suoi documenti ( che lei non capiva che ci guardava a fare quella fotografia vecchia dove era irriconoscibile) e le ricette, Margherita disse a bassa voce rivolgendosi alla nuora: “ci scommetto che sua moglie è più bella, questa ha i capelli tinti e pure gli occhi storti”. Poi aggiunse alzando la voce - dottore, o lei mi scrive i medicinali giusti oppure non vengo più! Che le pare che vengo per guardare la sua bella faccia? io uno solo marito ho avuto e uno ne voglio -. - Celestina considerò se fosse il caso di uccidere la suocera immediatamente o farlo con calma arrivata a casa. 

Pina Tomasello e Rosa La Camera

2 commenti:

  1. Forse nessuno dei lettori ha una mamma o una suocera come Margherita...quello che non sanno è che loro, tutte, un pò Margherita, già lo sono.

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    1. Il coraggio di Margherita, non è comune, lei sa dire cose che le persone giovani e lucide spesso non sanno dire: che il medico è un caprone, ad esempio. Non temete, l'ho già censurata!

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