tag:blogger.com,1999:blog-89143132282213905122024-03-06T01:06:47.667-08:00La nonnina stralunataaperturaastrappohttp://www.blogger.com/profile/07028924066188588495noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-8914313228221390512.post-23228405895536801662017-05-05T00:48:00.002-07:002017-05-09T00:48:00.796-07:00Margherita e i medici<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7B_0OxXXAuEb_-EL2NO5vesPi8evoAXh9TepBlLGXQB4wtUCU1fcIpfxxSQZn9IFWI-X10bg9ny1mirhOnGomnHhuEdRy7gA0Yi5seSQWrWE-0P5ukx3VYMcO99Ll721JgKdmUYmUbwRC/s1600/nonnina.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="147" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7B_0OxXXAuEb_-EL2NO5vesPi8evoAXh9TepBlLGXQB4wtUCU1fcIpfxxSQZn9IFWI-X10bg9ny1mirhOnGomnHhuEdRy7gA0Yi5seSQWrWE-0P5ukx3VYMcO99Ll721JgKdmUYmUbwRC/s200/nonnina.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Margherita tiene un assortimento di biglietti promemoria, fra questi c’è il biglietto con gli appuntamenti per i controlli medici, lei ci tiene molto e per non dimenticare ripassa ogni giorno la lista: </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Lunedì 23 marzo, l’ortopedico (quello che ha l’infermiera bionda 'ngazzata) </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Mercoledì 1 aprile, dermatologo (quello che mi ha fatto venire i funghi alle dita dei piedi) </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Giovedì 28 aprile, Il cardiologo (quello che l’elettrocardiogramma me lo fa fare dall’infermiera che non sa mettere le ventose – lo stronzo che non si alza mai dalla sedia, resta muto, e, dopo che legge il referto, non mi dice mai come sto)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Lunedì 7 maggio, la diabetologa (quella che mi sgrida sempre e mi fa alzare la pressione ogni volta che ci vado) </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Celestina è particolarmente in ansia, per l’appuntamento con l’ortopedico. Ne farebbe a meno volentieri di accompagnare la suocera, si adopera dunque per convincere il marito a sostituirla. Le ricorda la figuraccia che sua madre le ha fatto fare l’ultima volta che ci sono state, quando Margherita, di punto in bianco, mentre il medico le prescriveva i soliti medicinali per i dolori ( che lei ormai considera degli inutili palliativi e che vorrebbe sostituiti con qualcosa di più efficace) si è rivolta a lui e pur sapendo che era sposato e aveva figli, gli ha chiesto se l’infermiera che gli sedeva accanto, fosse la sua fidanzata. A niente è servito il suo tentativo di zittirla e, in seguito al diniego del medico, senza farsi alcun problema, ha continuato ad annuire e a sorridere sorniona, tanto che il medico le aveva licenziate entrambe dall’ambulatorio, con fare scostante -Mi dispiace, Celestina, non posso avere altri permessi per la mamma, li ho esauriti tutti – esclamò Maurizio, apparentemente dispiaciuto, ma in cuor suo contento di poter evitare la spiacevole esperienza di trovarsi di fronte all’uomo che sua madre aveva in pratica accusato di adulterio. Celestina raccomandò alla suocera di essere discreta e di non aprire argomenti che si riferissero alla vita privata del medico, che non era il caso di fare considerazioni sulle infermiere, e cose di questo tipo, tanto che Margherita sentendosi mal trattata e considerando la nuora e il figlio delle persone insensibili, cominciò a piangere e a lamentarsi di non essere stimata e amata e invocando l’avvento benefico della morte che l’avrebbe liberata dalla cattiveria dei suoi ingrati parenti, a questo si aggiunse la telefonata alla sorella Maria, più anziana di lei di due anni e alle sue amiche Concetta e Claudia, la prima più giovane, ma ormai completamente dipendente dal suo fantasioso girello e l’altra, ancora autonoma, ma senza la patente, avendo ormai superato gli ottanta anni. La situazione rimase sospesa, durante la cena nessuno parlo di visite mediche e Margherita andò a letto rimuginando. Celestina e Margherita, dopo aver atteso più di un’ora al poliambulatorio, furono fatte entrare e mentre il medico controllava i suoi documenti ( che lei non capiva che ci guardava a fare quella fotografia vecchia dove era irriconoscibile) e le ricette, Margherita disse a bassa voce rivolgendosi alla nuora: “ci scommetto che sua moglie è più bella, questa ha i capelli tinti e pure gli occhi storti”. Poi aggiunse alzando la voce - dottore, o lei mi scrive i medicinali giusti oppure non vengo più! Che le pare che vengo per guardare la sua bella faccia? io uno solo marito ho avuto e uno ne voglio -. - Celestina considerò se fosse il caso di uccidere la suocera immediatamente o farlo con calma arrivata a casa. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Pina Tomasello e Rosa La Camera</span></div>
aperturaastrappohttp://www.blogger.com/profile/07028924066188588495noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8914313228221390512.post-67636581887689017962017-04-27T02:02:00.000-07:002017-04-27T00:12:24.051-07:00La Mazurka<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDTrRvrleY25UUENCdM7w156lD_AZjzE4Gaz2Z2iH02oal4YLV5X9CPhszctEp285A2u84fQaE94YvR7flb7kruLxzIRrrFhmv04QrFzJziynuTN4tV0PP1bqtPwtFhJg6QqSO08zVZAqv/s1600/17796665_1496824760348322_4219335094994934301_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDTrRvrleY25UUENCdM7w156lD_AZjzE4Gaz2Z2iH02oal4YLV5X9CPhszctEp285A2u84fQaE94YvR7flb7kruLxzIRrrFhmv04QrFzJziynuTN4tV0PP1bqtPwtFhJg6QqSO08zVZAqv/s320/17796665_1496824760348322_4219335094994934301_n.jpg" width="238" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Celestina quella mattina si
svegliò e con la mano cercò il
marito. Non c'era. Si alzò per andare in cucina e lo trovò con
l'aria di chi non ha dormito tutta la
notte. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Che succede, ti sei alzato presto? Risposta
disperata : «Tu non hai sentito che mia madre
stanotte nella sua stanza cantava
un motivo di mazurka? Mi sono
alzato per dirle di smettere, tu eri
crollata dal sonno, ma io che dormo con un occhio da quando lei sta con noi,
stanotte non dormivo affatto. Mamma - le dissi - ti sembra l'ora di cantare? Rispose, "mi
stavo ricordando quando ballavo la mazurka con tuo padre, fallo venire qua,
chiamalo, gli devo chiedere quale mazurka è questa". Mamma ma hai dimenticato che papà non c'è più? Che ora
stai con me e Celestina, dormi
per favore, domani devo andare a lavorare. E lei - Mi hai portata a stare
con quella zoccola di tua moglie? Allora svegliala e ti fai dire come si chiama
sta' canzone, lei deve saperlo, suo padre
suonava il violino, dille che vada a
chiedere a lui.- Ed io - Mamma è
notte, non possiamo svegliare le
persone, e poi, credo che fosse la <i>Mazurka
di periferia</i>, dai ora te l'ho detto, puoi dormire. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">No! Non era questa, e
non posso dormire se non mi dici qual era.
</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Così sono dovuto
andare da tuo padre, l’ho svegliato – credo di aver pure svegliato qualche suo
vicino, perché tuo padre non mi sentiva, poi finalmente è venuto ad aprirmi. Gli
ho accennato il motivo che mia madre cantava, anche se io canto come un cane, e
tuo padre ci ha messo un po' di tempo per capire, era insonnolito e io ero
anche disperato, abbiamo faticato un bel po’ prima che lui riuscisse a capire
cosa erano quei suoni striduli che gli ho riportato. Era, mi disse, <i>La
Migliavacca</i><a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack"></a>, e quando poi al ritorno l'ho riferito a mia madre, lei felice "siii, proprio quella, dai vieni accanto a me figlio benedetto, cantiamola insieme", e ho dovuto accontentarla!»</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Pure tu.. sembri più stordito di tua madre, potevi registrarla, avresti fatto prima. </span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Celestì, proprio non c’ho pensato! Sai che ti dico,
penso che mia madre mi farà impazzire. Celestì, mi sono quasi pentito di non averla lasciata al ricovero. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Al ricovero non la vogliono, e non torniamo su questo argomento.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
Pina Tomasello</div>
aperturaastrappohttp://www.blogger.com/profile/07028924066188588495noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8914313228221390512.post-50157960761216703902017-04-18T06:35:00.002-07:002017-04-18T06:37:43.657-07:00La guerra <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitZpWLwQdshN9EGCvmdVfrjjlsgu8oDEnW2SGouMUe32v40sKhYlmu4jptTAR32GmkWTYxrnHvHwig3oqkXUElvN7_9Y0nshzuUvjN_eJ1Zas0wxBQbo8hBpQGbWs0rtQ5-uafp81IUcnB/s1600/ragazzo+partigiano.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="149" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitZpWLwQdshN9EGCvmdVfrjjlsgu8oDEnW2SGouMUe32v40sKhYlmu4jptTAR32GmkWTYxrnHvHwig3oqkXUElvN7_9Y0nshzuUvjN_eJ1Zas0wxBQbo8hBpQGbWs0rtQ5-uafp81IUcnB/s200/ragazzo+partigiano.jpg" width="200" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 115%;">Celestina
aveva i bigodini in testa e la vestaglia le si apriva davanti - il pancione le era rimasto, dopo la nascita
dei figli, Luca, Giulia e Davide. Margherita pensava: proprio sta' sciattona
doveva sposare mio figlio, e con un orecchio ascoltava. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 115%;"></span></div>
<a name='more'></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Avete
sentito oggi che notizie ? - diceva suo figlio - due attentati in Egitto, oggi che è la domenica delle
palme, che doveva essere un giorno di pace! Ci dobbiamo veramente considerare
in guerra, nessuno è più sicuro,da nessuna parte! E speriamo che non ripristino la chiamata alle armi obbligatoria,
in Parlamento se ne sta discutendo.<o:p></o:p></span><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 115%;">Tutto il
giorno Margherita ci pensò - fra la merenda, la seduta in bagno con
accompagnamento (che non si sa mai, potrebbe scivolare, mi hanno scambiato per
una vecchia, ci manca poco che mi prendono la badante ), le telefonate
all’amica Concetta. Aveva bisogno di qualche bigliettino, uno di quelli che
Martino le lascia a richiesta, ogni volta che lei non riesce a pescare dai suoi
ricordi le informazioni che le servono per ricomporre il puzzle. Concetta
l’aveva rassicurato: ma quale guerra?! Sono solo invenzioni dei giornalisti.
Sai chi sono i giornalisti? Quelli che vengono pagati per scrivere sui
giornali. Lei, però, di Concetta non si fidava, Concetta era più stralunata di
lei. Mi vogliono nascondere la verità, come al solito. Davide doveva andare in
guerra, quel ragazzo aveva appena vent’anni! E neppure poteva mandarlo in
Svizzera, perché Martino aveva detto: “da nessuna parte” .<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 115%;">Andò a
trovare Davide nella sua stanza, si sedette sul suo letto e gli disse: visto
che la guerra non è ancora finita, io direi che devi nasconderti e ho già
un’idea: devi andare in montagna, trova una tana, ce ne sono tante, devi sapere
che tanti si nascondono in montagna, i mafiosi si nascondono pure lì, ma tu non
ci devi dare confidenza a quelli, non devi farti vedere, noi troveremo il modo
di farti avere qualcosa da mangiare, oggi parlo con mio figlio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 115%;"> La stalla! Tuo padre farà un sotterraneo nella
stalla dove ci stanno le capre e le vacche e quando sarà pronto, andrai a
nasconderti, noi metteremo sopra la botola le balle di paglia e fieno. Si fa
così. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 115%;">Nonna, quale
stalla? <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 115%;">La nostra
stalla! Non sapete niente, voi giovani, noi abbiamo una stalla in montagna, tuo
padre, lui queste cose le sa. Mia madre mi coricava vestita, anche tutti gli
altri si coricavano vestiti, per essere pronti quando suonava la sirena e
dovevano correre ai rifugi, perché bombardavano
il paese! Quando c’è la guerra gettano le bombe, le hai viste in televisione?
Siamo scappati di notte. Mentre le bombe cadevano siamo passati in mezzo alla
polvere che si sollevava dalla terra, in campagna, al buio,e sentivamo l’odore
della terra e delle bombe, e noi bambini piangevamo per la sete e i grandi andavano
in cerca di un po’ d'acqua, erano soffocati dalla polvere che entrava nei
polmoni, lo capisci, Davide?! E quella
notte d’improvviso la montagna s’incendiò, sembrava l’inferno, c’era il vento di
scirocco, e Angelo cominciò a gridare: "Cornuto Mussolini!!"<a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack"></a>come
un padre o una madre, invece era un bambino di otto anni. Mio fratello Angelo urlava
e non si riusciva a farlo smettere. E la famiglia cominciò ad avere paura di
queste grida, più delle bombe, temevano che i bambini impazzissero.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 115%;">Davide,
scappa, vai a nasconderti, la guerra è brutta!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 115%;">Pina Tomasello</span></div>
aperturaastrappohttp://www.blogger.com/profile/07028924066188588495noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-8914313228221390512.post-35750630716678026632017-04-06T05:26:00.001-07:002017-04-07T03:45:46.959-07:00Andiamo a cominciare...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEKyK7SminorNHBcnqkM80NgsZNu_43rwgw-6E5muKwVzQteRg3DFm7WCnS9qlrbTuDE8HTCEXY9aCrk5UEWrhPQgnJKTX_NhqY7ZTN4ozlkd6C7ol-DJS_3kuYvm18K9oKLv8Xnx5pSsb/s1600/nonnine+che+prendono+il+th%25C3%25A8.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="167" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEKyK7SminorNHBcnqkM80NgsZNu_43rwgw-6E5muKwVzQteRg3DFm7WCnS9qlrbTuDE8HTCEXY9aCrk5UEWrhPQgnJKTX_NhqY7ZTN4ozlkd6C7ol-DJS_3kuYvm18K9oKLv8Xnx5pSsb/s320/nonnine+che+prendono+il+th%25C3%25A8.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Mia madre da qualche tempo vive con noi, non ce la siamo sentiti di metterla fuori casa, ( che per altro è sua) in uno di quei ricoveri - resorts li definisce qualcuno, ma per me, e soprattutto, per lei sono “manicomi”, mi ha chiarito lei, l’unica volta che mi sono azzardato a visitarne uno, che mi avevano tanto vantato. Quella volta l’ho portata con me; fra me e me, immaginavo che usando qualche piccolo stratagemma e usando il suo stesso modo di stravolgere la realtà, avrei potuto imbrogliarla e farle sembrare quel posto un luogo assolutamente meraviglioso e desiderabile. Invece, quella volta, mia madre vestita con le zeppe alte e la gonna alle caviglie, con il cappellino di paglia che indossa sempre nella sua terrazza d’estate, spelacchiato e sgualcito, si è guardata un po’ in giro e mi ha detto - che ci sei venuto a fare qui? Ci vuoi portare Celestina in villeggiatura!? - Celestina è mia moglie - Io non le ho risposto, me la sono riportata a casa; da allora non ne abbiamo più parlato, ma lei, ogni volta che succede qualcosa, ci suggerisce di andare a passare qualche giorno a Villa Accoglienza - dove ora, tanto più spesso che nel passato (prima lo facevano solo i ricchi) si vanno a lasciare come oggetti ingombranti, mamme, padri, parenti affini, che hanno la ventura di vivere più a lungo di quanto sia opportuno e che con i loro problemi, ma soprattutto con l’invadenza che li caratterizza, animano le nostre case e impegnano i nostri pensieri e le nostre forze.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br /></div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ma come rinunciarci? almeno fino a quando, sapranno dirci “ Martino, come sei bello stamattina! Ti sei fatto il bagno finalmente, che la puzza di cane ieri mi ha disturbato tutto il giorno, vieni a darmi un bacetto!”</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Margherita non si è vista invecchiare...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E soprattutto non ha capito che tutto attorno a lei è cambiato; così riempie la sua giornata e quella dei suoi parenti, di strane richieste, di racconti passati, di fantasie. Poco male, se questo non fosse accompagnato dalla continua ricerca di particolari che le sfuggono e che per questo, in continua ansia per ricomporre le sue storie e le sue visioni, mobilità l’intera famiglia ….</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Buona lettura.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La nonnina stralunata </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br /></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />aperturaastrappohttp://www.blogger.com/profile/07028924066188588495noreply@blogger.com4